LA SPOSA
CONTRASTATA
INIETTA Vìi MVSKA A 7. VOCI
li A RAPPRESENTARSI
NEL RINUOVATO
TEATRO VALLE
Degf lllmi Signori Capranica .
Il Carnevale dell'Anno 1804.
IN ROMA,
Presso Michele Puccinelli a Tor Sanguigna •
Con licenza de9 Superiori.
Si vende nella suddetta Stamperia .
PERSONAGGI,
VIOLANTE 'Giovane bizzarra occulta
amante di Gherardo , e destinata Spo-
sa a D. Pomponio *
La Sig. Orsola Fahriz} ♦
OTTAVIA Vedova Sorella di D.Papavero*
La Sig. Olimpia de Dottìs .
ELVIRA amante tradita da Gherardo •
La Sig. Francesca Gcmìnianì .
D. POMPONIO Uomo ficco e ridicolo .
Il Siglicela filici.
GHERARDO Cavalier Fiòrentino amante
prima di Elvira, ora di Violante •
Il Sig* Massimiliano Fidanza .
D. PAPAVERO Potestà di Poggibonzi , e
Tutore di Violante .
Il Si%. Luigi Barìlli .
QUINZIO Attuario del Potestà .
Il Sig. Tietro I{adovini ,
La Scena è in Poggibonzi .
Za Musica è del Sig. Ferdinando Orland .
Trimo Fidino Sig.Giovanni Maria Pelliccia.
Inventore, eTittore> delle Scene Sig, Ciro
Sante .
Sarto da Donna Federico Marchesi .
Sarto daVomo Giuseppe Michisanti .
AT-
ATTO PRIMO
SCENA PRIMA.
Camera in casa di Don Papavero .
Don Vapavero seduto ad un seggiolone. Con
tavolino avanti > carte , e campanello .
Quinzio al suo lato , Ottavia , Elvira ,
ed altri Villani con nfznmìale in mano .
Tap. A L suonar del éampanellò ,
x\ Tutto il popolo bel bello
Venga olà ? se vuol giustizia ,
Venga avanti al Potestà** (suona)
Ott. Pria che ascolti questa , e quella
Meco devi un pò parlare 5
La tua vedova sorella
Sai che flemma mai non ha .
Tap. Esponete che san quà .
Elv* Son donzella sventurata»
Dall'amante abbandonata ,
Da voi bramo il mio riposo ,
Vò giustizia , e vò pietà
"Ftp. Ma pian , pian , non m'affollate •
Elv. Lei mi badi 6 . »
Ott. Lei mi ascolti . • . %.
Elv. Mi dia retta * . •
Ott A me si Volt; . • *
Tap. Oh cospetto ! che già il capo •
Elv. a Più sul collo non mi sta .
Ott. ' Voglio udienza, adesso adesso ,
O daver darò in eccesso ,
A 2 ( Mi
Mi dò foco in verità
*Pap» 2 ( Leviam man ? che gii costoro
JJ»'* ( A cantar qui stanno a coro
Senza aver di noi pietà .
Tap. Tacete , e corani Judicc
I vostri bisognifoili
Esponete con voci toscanose ;
Che il Dottore V ascolta .
Eh. Hp nome Elvira
Un traditor m'amò , mi giurò fede
Mi promise la destra .
Poscia m'ha abbandonato.
Che qua sia capitato
Per cer^o io sò ... Voi fatemi giustizia
Pregate > minacciate^ costringetelo a por-
( germi la mano .
Tap. Io siedo in tribunal : non son mez-
( zano .
Eh. Ma date sfogo alla querela . ♦ .
Tap. Il nome , la patria, gl'anni ....
Elv. Tutto dice il foglio ( glie lo presenta)
Tapi /Questo dunque ci basta .. . dia di
volta . ( Gli accenna che vada )
Eh. ( Or son contenta . Traditor vedrai
Se il mezzo a vendicarmi alfin trovai. ) p.
9tt. Siam soli alfin 1 potrò, parlar l
m Tap. Sì parla .
Che t' occorre Germanica?
#ff. Sapete
Che son vedova ornai di più d'un lustro J
Tóp. E ben J
Ots. Io dìù non voslio
Vi-
Viver sola così-. .
Tap. Oh per compagni
Ne travi quanti vuoi . - o
Ott. Voglio marito . . •
Tap. Cospetto che appetito ì
Os t'impasto uno sposo.».
Ott. Eh via sciocchezze .
Da Napoli a Violante
Uno sposo da voi fu pur commesso « »*
Fate pzr la sorella oggi lo stesso»
Tap Che commessa, e sconnesso!
Sei tu pazza , o sorella
Il Cannubio egli è forse mercanzia
Sposi Violante in pria ♦
Poi visti gl'atti al vedovi! desia
Uno Sposo trovarti è pensier mia . (pàt*
Ott Oh si si che lo voglio
Sono giovine ancora , e sono bel!*-. ( puf.
§Ihì. Sta fresco il Potestà con tal sorella. (£.
Da un doppio sembiante-
Di due sono amante
Due fiamme ho nel sen •
Attendo la calma. • .
V affanna paventa, %
Non ho più contenta
Lontan dal mio ben ♦
Qual stravaganza io provo ì
Adoro Elvira che m3 è fida ; e in traccia
SCENA IL
Gherardo sola .
A3
Vò
6
Vò di thi mi disprezza :,
^ Cerco Violante ingrata
Che sua fè mi giurò , poi m'abbando-
ni, fiamma mia negletta! ( na.
Se non ottieni amor, avrai vendetta.'
JLo sposo qiiì s'attende , e Violante
Qui gli darà la mano *
Il tradimento, insano*
10 gli rinfaccierò . Fingere affari
Saprò col Potestà 5 sarò per tutto
A lei cagion di lutto .
E9 il mio destin tiranno
Compensato sarà dal loro, affanno .
" SCENA III.
2). Tapavero , Se rvì , e detto •
I^-/^\là3 tutto sia pronto : (parlari-
V-<f ( do ai servi)
Date' gl'ordini grassi per la tavola:
Avvisate la spòsa del contratto :
Che il Contraente è giunto .
Che. ( Giunse lo sposo ? Oh favorevol
Signori ... ( punto . )
Tap. Ebben l chi è lei ?
Quid novi fere africa?
Che. Degg' io
11 Potestà informar . • ."
Tap. Relata ... ad alias . . .
Oggi per nozze sole io dò T udienza .
Amico del precordio abbi pazienza ... (p.
Che. ( Va a sposarsi l'infida ! ah nò vogl' io
Vendicar a o-^ni costo il torto mio. ) {par.
SCE-
7
SCENA IVY
D. Tomponio indi Piotante
dà. parte opposta.
Tom. T"\ A Ostia per la posta
JlJ Correndo la staffetta
A suono di cornetta
Men venni qui a sposar 9,
Nè ancor la sposa vedo 9
« E la vorrei abbracciar
Ma se mi ruota il cerebro %t
Ma se la rabbia prendemi ,
Son pronto , pronto , prontg >:
Son lesto , lesto , lesto >
E. zitto 5 zitto , zittp.
10 me ne torno là -
Ehi sposa , ehi servi , ehi gente.
11 matrimonio è qua ,
Convien che civilmente;
N Mi metta a tarroccar-.
Fio. Qua! parlar? qual voce ascolto?
Qual sembiante ohimè qui veggio ì:
Paventar mi fa quel volto ,
Quell'aspetto òrror mi dà .
Tom. Chi è lei mia signorissima ?
Via. Gli son serva umilissima .
Tom. Ah ! siete voi la serva •
Vìo. Sto in camera dì e sera •
Tom. Cioè, la Cameriera !;
Pio. Anzi vi sono, schiava
Tom. Ah ah ? siete la schiava .
£w» Ma mi seccate ohimè !
Ma lei chi dia voi è ?
A 4 Vh.
8
Zìo. Intendervi vorrei 3
Ma non v'intendo affé*
Tomi Jo non intendo lei >
E non intende me .
fio. ( Lo sposo se è quel matto
Che bel negozio ho fatto !
( Un uom più golfo > e stupido
Di Jui non si può dar , )
Tom. ( Se questa è la mia sposa*
Sto fresco come rosa ;
Dimani ai pazzarelli ,
Mi vado a situar • )
Tom. Insomma se parliamo
Sempre oscuro così non e* intendiamo i
Ditemi in lingua crusca :
Sareste voi Violante la mia sposa ?
Tio> E voi sareste D. Pomponio ?
Tom. Appunto ;
Sopra piccolo legno Aleeste è giunto •
Io son desso ♦ Qui in birba
Cavallerescamente son venuto :
\? ho portato il tributo
D3 un core che sospira l
fio. ( Misera me! che bestia! )
Tcrn. ( Eh già delira l )
Mio caro sole in cancro , ( esce Gherardo
Un bel tocco di sposo non son fot (e sente
Guardate il taglio mio s « .
Dite che ve ne pare *
Ah ladre luci , e care
Voi già tri9 avvelenate . : •
Sù ; la man ì vuò baciarla . .
9
rio. Olà che fate . ( si ritira
Tom. Che faccio ? Oh questa, è bella
Cerco' la robba mia .
SCENA V.
Gherardo * e detti ...
Che. TT)Ar che la cosa ragionevol sia,
Jt; ( uscendo )
Pomponio è vostro sposo... a lui la mano
Non potete negar . * .
Fio. Come ! Signore ! ( sorpresa •
Tom, Oh benedetto il mio Procuratore .
Ho. (Che sorpresa? Ghcrando i Io senta
( tutte
Tremarmi in sen le fibre ! )
Che. Al dolce invito
Resister non dovete . Egli v'adora5 ,
Vostro sposo esser dè . Dal cor cacciate
Ogn' altro oggetto. Tenerezze > amori
Tutto mostrate a lui .*
IBont. Tò un bacio , amico ;
Tu parli da Dottore
Vio. Ah mal si pensa,
«Se infedel mi si crede al primo affetto ?
Che. E potrei lusingarmi £
Pio. Io te lo giuro .
Che. Dunque tu m'ami ancor ?■
Via. Sì mio bel nume .
Tom. (Ed io col candelier qui sto a hv
(lume.).
Dico . • • Ehi Signor ... .
Che. Osserva
La man eh' io stringo :. tu la- vedi i . •
A 5 Tom.
IO
Tom. Oh diavolo !
Orbo non son . . .
Ohe, Sì questa mano è tua . . .
Tom. E* mia , è mia pel contratto preterito
Pel connubio futuro ; lo sò : la veggo ..•
,Or via dammela qua . . •
Fio. La mano mia,
V avrà chi meritolla
Ad onta ancora dell'avversa sorte,.
Gbe. E di chi t'amerà lino alia morte .
Tom. Corpo di Giove feretro ! . « . ma dico
( mio Signore
Cospetto . . . non saprei * . .
Lo sposo della sposa , da sposarsi
Chi è di noi ? . . . ( adirato «
Via. Piano : piano . . *
Perchè così gridate ?
Ghe. Perchè cotanto orgoglio ?
Tom. Perchè tener hi torcia io più, non va-
\ : " f gK3 !
Ghe. -S'è ver che nel petto,
Avvampi d5 àrdore ,
Conserva l'affetto 3
Accorda favore
A lei che faccende
Che è degna di te .
Tom. Pensate per voi,ch*io penso per me ,
f io. .Deh, senti mio bene ,
M'ascolta t'arresta;
Ah queste son pene i . »
Violante detesta
Lo sposo , le naz^e ,
II
L'amante , l'amor ,.
Tom. Nò certo non parto
Mia vita , mio cor .
Gbe. Se il ciel ci. divide
Fio. Ricordati almeno
L'amore la fede
Il fuoco del. seno . • S,
L'affanno già eccede
E muto son. già..
Frattanto confuso
Nel- dubbio, funesto ,{
Mi trovo deluso ,
Non parto , non resto,
E come un molino , ■
La. te. ta. mi va...
Tom. Frattanto confuso
Pel dubbio funesto,
Mi trovo deluso ,
Non* parto non resto 9
E come un molino,
La testa mi và . ( partono
S C E N A VI.
Elvira,, e poi D Tafanerò...
Elv* To nò: non m' ingannai ,
X II. traditor Gherardo è in questo
( loco
Indegno ! io vuò vendetta
Dai Potestà men vado ...
Ricorro contro lui, voglio, giustizia.
Eccolo appunto ....
Tap, Oh vedi che bisbiglio (uscendo fra sè.
Lo sposo D, Pomponio
A 6 Sbuf-
lì
Sbuffa Cóme tm Demonio;
Conviene eli io m9 informi >
Per poi giustiziar tutti .
llv. Appunto io chieggo
Giustizia pria ^d'ogn' altro ♦
lì voi farla: dovete . v .
■Ko.n sò se già sapete.. *
tyap* Ah dolce lei
Ci lasci alquanto in pace ,
Or che abbiamo la testa
Gravida di sentenze e di condanne.
£lv. Unite a tutte l'altre
Ancor la cauSa mia .
tPap, 2NTon posso figlia* m\i * ♦ .
Se tu sapessi
Quanti malanni grassi
Ci opprimono in tal giorno 9
Fitta cosi non ci verresti intorno . « • »
Elv. Ma il Giudice dev'essere
Con tutti umano .
Tap Ed io «ono umanissimo .
Ulv. Dunque mi faccia grazia ♦
Tap Oe non possiamo.. .
El-v. Ma io . .
tip Ma sappia tei
Che a nostra Eccellenza
Senza del campanello non dà udienza *
(Entnt*
SCENA VII.
Elvira, indi Quinzio*
Elv { ^ he superba ignoranza?
Ah dunque tutto
Con-
n
' Congiura a efanno mio ? . .
§S>t4Ì. Signore . ( uscendo credendo tro»
( var Tapavro .
Oh perdonate . . Madama . . . qui cercavo
Del Signor Potestà .
Eto. Di 4. udlo sciocco
Ruvido, ingiusto Giudice.,
J£m/. Cospetto I'
Gran torto convien dir che v'abbia fatto
Se me ne fate un cosi bel ritratto .
£fo. Gran torto certamente
Poiché soffre che qui si stia contento
Gherardo che è cagion del mio tormento .
E non vuoi ch'io mi lagni?..
Sì ne avete ragion: ma se T infida
Ora d'altra s'accende,
Che giova l'affannarsi ?
Conviene vendicarsi *
E la miglior vendetta > io ve l'addito ;
Cercatevi , Signora , altro marito .
Se la donna ha vago aspetto
Non paventa restar sola.,
4Jn occhiata , un sorrisetto *
Una smorfia , una parola ,
Milk amanti sul mo menta
. Gli faranno ritrovar .
Con quel volto , con quel cigno r
Voi pià d' un languir farete ;
Ed allora vi potrete
Deli' infido vendicar . (parte**
Eh* Inutile consiglio ! ah se l'incendio
Di molto già si estende ,
Più si cerca sopirlo ,-e più s'accende * (fi
se e n a vi ir.
Camera d'udienza .
/). Tapavero che passeggia, pensoso ,
e poi Tomponio ;
Tap. 17 ccoci al duro passo ,
JL*. Di. sentenziar a. doppio,
La galera , o la morte
Ad una^sposa infida, e a un bon consorte.,
Tom. ( Eccolo ! ) a voi m9 inchino,
Don Papavero, illustre . •
Tap. Oh arenarissimo^
Ospite,amico5e sposo nostro ... ( lo bacìa.
E' qual propizio fato ?.. .,
Tom. Io sono disperato .
Top. Oh. Febo, in capricorno !
Di sperato.. 5. e perchè ?
Tom. Perchè fra me 5, e la sposa
Un* tramezzo ho trovato
Tapi Io non intendo .
Tcm Adesso, intenderai ,
Ascolta, la: querela 4
Sappi ....
Tap. Piano cospetto ?
Querela ! ... Eh bagattelle !
D'amico fino ad ora io t' ho trattato;
Ma come querelante adesso io de^gio
Qual Giudice ascoltar . . . olà ( chiama. <?
(fa cenno maestoso : portano innanzi
( sevoìolrrne tavolino con carta , e libri .
Guardami in volto adesso ,
Su questo tribunal non son lo stesso .
( s'asside .
Tom.
1%
Tom. Ora posso parlar ?
Tapé Parla .
Tom. Poc' anzi
In questo luogo istesso*
Ho trovato la sposa
Che tu m'hai destinato.
Che faceva l'amor con un;spiantato •
Tap. Sarebbe caso insolito ! Ed è vero .
Tim. Verissimo; lo giuro. -,
Tap. Cappi ! il delitto è strano . „ .
Ora ricorro al codice . ....
Prendo Culaccio, in- mano
Quindi il decreto io faccio .
Tom. Prendi Cornelio , amico , e non Cu-
( jaccio . . .
SCENA I X.
D. Tapavero seduto ad un seggiolone con ta~ \
volino, e libri 9Tomponio e Violante .
Fio, h Pomponio adirato. ( entrando
V_>/ (inscena.
Avrà con IX Papavero fatte le sue la-
( gnanze ? . . .
Eh non importa . Coraggio qui ci vuol ,
( a!f arti
Posso baciar la mano
Al mio gentil Tutore ?
Tom, ( O D. Papavero, ( vedendo Violante
( dice piano a Tapavero .
( Lupum. est in. fabula .
Ora fagliene una come va*)
Tap, ( Sì si che ben gli sta. ) ( piano a
( Towponio, e poi si mette in caricatura .
i6
Violante ascolta ♦
Tu già degenerasti * E più non set
Del vivo Genitor la morta figlia *
Via. Io ? perchè ? cosa ho fatto ?
Tap. Un orribil delitto :
Già v' è la citazione e il testimonia
Tradisti D. Pomponio .
Vio* D. Pomponio vaneggia:
Egli è un matjo geloso
Che ha stravolta- 1* idea
E sognò di veder <]uel che temea .
Tap. Ora il delitto è tuo. {a Tamponi**
Tom. Come . . • cospetto.!
Se l5 ho veduta io stesso • • •
Se qui fece l'amor con certo tale
Avanti la mia barba maritale .
Tap. Dunque ora hai torto tu • (*f
fio. Io ?.. Come ? Indegno ?
Quei Signor non sò chi ..*
Con lui si rallegrava . .
Dei nostro sposalizio • Egli indiscreto
Non lo potea soffrir ...
Top* Adesso amico y
Il reo tu sei ... ( a Pomponio
Tom. Che reo ?
Faccan V occhietto •*»
Sospiravan fra loro .. amore , e fede
( affettando i cenni che avan fatti VioL
( con Gherardo +
Si giuravano a gara
Tfrp Adesso poi ...
Non sò cosa mi dir ? il torto- è tuo.
( 4 yioU
17
Fio. Il torto è mio?-...
Tom. Tortissimo
Ed io reclamo al Giudice ;
E vuò sudisfazione »
\ *Pap. Te la darà non dubitare.
rio. ( All' arte ) ohimè ? infelice >
Il rossore ?.. V affanno ... ( testa
M'hanno già stretto il cor ?.. sento alla
Una nebbia ; un vapori, smanio ! sospiro.'
Misera già deliro
Tap. Farò che il tuo rivale *
Resti di qua esiliata ..
E se ubbidir non vuò* sarà impiccata*
£>„Dove soni... Che m' avvenne i...
Chi viva mi condusse
Nella region del pianto?...
(E questi Radamanto) ( accertando Taf.
Il Giudice delP Ombre :
Questo è una Furia f ( accennando Vemp.
Ah si propizio il Fato
Qui mi chiamò .... Ferma crudel 1 . . .
Nella Regia di Pluto... ( io sono a Tomp.
Gran Giudice pietà ... (supplichevole
Ahi che mi oltraggia a torto ( a Vapav.
Uno sposo geloso ....
£d io perdo per lui vita, e ripòso.
Infelice in mezzo all' Ombre
Pietà merto , e non rigore .
Uno sposo mentitore
E cagion del mio martir.
Da te sol giustizia aspetto
Da te sol conforta io voglio
^ Nel
18
Nel mio barbaro cordoglio
Chieggo a te la vita in don .
Chi mi salva?..,. Chi mi aita ?....
Fuggi indegno ., Parti ingrato ...
Dall' affanno io vengo, meno !
Più pon posso respirar .
( L' ho confuso , V ho stonato •
Come mummie stanno là.) p.
Tom, Papavero,.
Tap. Pomponio ♦ {'alzandosi .,
Tom. Cosa fu ?
]?ap. Cosa è stato ?
Tom. JLa sposa ha dato volta ?
Tap., Avesse perso il qerebro ? ,
Tom. Tu Radamanto ? io Furia ....
Ma tic capisci niente ?
Tap. Io niente affatto K
Anzi son fuori di quinta
T^om. Ed io, son. matto, . ( Tartono con
( atti di sorpresa .
S C E N A X.
Ottavia ? e poi Gherardo,.
QXtx. T T'N vago, Giovinolo ( veduto .
Qui d' intorno s'aggira . Io l'ho
Mi guardò fissa fissa v affé ? che amore
Sente per me ? senz' altro egli qui venne
A chieder la mia .mano ...
Ah mal non ci sarebbe Eccolo ...
Che. In grazia
Mi protegga Signora ....
Ott. Che v'avvenne?
Che. Un pazzo forsennato '
A caso ho qu¥ incontrato ;
19
Che di qua mi scacciò • Poi furibondo
Minacciando è partito .
Ott. Eh non temete ?
Con me .sicuro siete or dite il vero
Perchè qui vi recaste ?
Ghe. Amante io sono?
Ott. (,Eh proprio hò colto il punto .)
Ghe. Ah se pie tate
Sentiste in sen de3 tristi, affanni miei
Tutti i mici casi io qui vi narrerei .
Ott. Senza che voi parliate io tutto intendo,
( Che bel marito capitommi innante ? )
Ghe. ( Già sa tutto . Violante
Con lei Sdossi , gli ha svelato li core «
Questa difenderà il nostro amore . )
S C E N A XI.
D. Papavero \ e detti indi Violante y
D. "Papavero esce vede Gherardo
$i sorprende e dice
Tap. ospetto un Uomo masculo
Dentro i miei penetrali *
i Baldanzosa nequizia ?
Olà : presto, qui venga la milizia .
Ott. Fermate ! cosa avete !
Carcerate il mio sposo! {esce Violante
Tap. Tuo sposo ? ( e esente ...
Ott. Senza dubbio ,
Ei per questo qui venne .
Mi dichiaro T affetto :.
Ed io per sposo appunto qui l'accetto •
Gbe< ( Sposo i misero me I senz' altro è
( matta ! )
Via.
*©
Via. Ah traditor crudeli già me l'ha fatta !
Tap. Ergo : ecco la conseguenza
Siedi : e un obligo scrivi in mia presenza.
Gbe. Ma ... Io ... vorrei (confuso.
Fio. Qual dubbio , Eh via scrivete
( venendo innanzi .
N' è degno il vostro amore ,
Promettetegli a vista, emano, e core -è
( con sdegno significante*
Ott. Grazie mia cara amica .
Tap. Brava daver r
Che. ( Che imbroglio l Ingiusti Dei l )
' Qtt. ( Oh che caro Sposin l )
Fio. ( Lo scannerei ? )
SCENA X I L
Pomponio , e detti .
Tarn, (/^orpo dei can de Tartari ?
K^j Ancora è qua costui f ( Ma
A che gioco giochiamo ? ( D. Papavero .
Costui dimmi chi è ?
Tap. Che non ci vedi,,
E' un Galantuomo .
Tom. E quà che vuò j&he chiede?
Cosa è venuto a far ?
Tap. Quello che fanno
Tutti gL3 Uomini maschi.
Tom Cioè ?
Tap. Fà f amor con una
Che in mia Casa si/ trova ..
Tom. (Ed è la nostra Sposa. >
Ma tu Giudice e Padre ,
Che tutto ciò sapevi ad esso un salto
Pria
21
Prìa gli facesti far dalla finestra ?
Tap. Oh bella ! Io vuò premiarlo
E fu lo vuoi punito .
Non vedi che egli aumenta la mia
Tom. Ma in fine al mio Paese ( schiatta •
Cosa riporterò ?
Tap. La parte ttfà *
Tom. Che parte ? Un corno . Tutta la
Taf, Perdona , amico mio, (voglio.
Ancor questo aver dee la sua porzione .
Ott. ( Ci mancava costui per tormentarmi!)
Vh. ( Mi rallegro Signore . ) ( sarcasmo •
Che* (Deh per pietà
Non m5 accrescete affanno . )
Vìo. ( Infido ì )
Gbe. < Ingiusta !)
Tom. Vedi tu che fanno?
Tap. Ma lasciali in buon' ora
Nemico della pace capitale >
Son parenti fra lor . Via non c'è male
Tom. Potesti spotestato
Tu puzzi dimazzato .
Che sì , che in Tribunale ^ irato •
Con un occhio di meno
Domani ti fò andar *
Tap. Eh via sciocchezze
Su su venite coram si nozzeggi
La coppia maritai , lo man si dia
Che. { Oh sorpresa ! )
Ott. ( Oh diletto ! )
Vio. { Oh gelosia ! ) ( vanno tutti verso
( // Tavolino .
Fer-
22
Tom. Fermate ... olà : non voglio .
Cospetto non và benè .
Su quel che m' appartiene
Non e' entra il Potestà.
Ilo. Ott> Oh che infelice istante l
Che fiero caso è questo I
Amore più funestò
Per me nò non si dà ♦
Che. Ahi che fatai cimento
Qual dubbio caso è il mio
In questo istante oh Dio ?
Aita chi mi dà ?
Tap. Che tracotanza o Numi
Io crepo già di sdegno !
Barbaro amico indegno
Tal torto a me si fà ?
Fio. Olì. Sento nel seno un fremito
Che ognor crescendo và .
Che. Ah del mio duo! più barbaro
Trovar non si potrà .
Tùp. Gbe* Tom. Un gran soffiar di mantici
Nel sen mi sento già.
Tap. Sù sposate : è pronto il foglio :
Tom. Fermi olà : non vi movete *
Ott. Ma Perchè ?
Tom. Citare io voglio .
Tap. E la causa ?
Tom. La saprete .
Che. ( Giova a me cotesto intrico J )
VMé ( Cade a tempo tal sconquasso ! )
Tap. Lei che c entra sor gradasso
Tom. C entro bene , e così và .
Vio.
SI
y\o> Son qual tortore meschina
Che perduta la Compagna
Tutta scorre la Campagna
E la cerca qua e là .
Tom. Son qual fin me ( che gonfiando
Più non soffre star ritcretto .
E se scappo fuor del letto
Gran ruiué faccio qua .
Ghe. Son qual misero viandante
Che perduto in selva oscura
Fra- la speme 3 e la pavura
Freddo il cor mi sento già.
Tap* Son Poliedro indiavolato
Che non sente morso , o briglia .
E la mosca se mi piglia
Un acciacco qui sarà .
a $ Gran tempesta per V aria si desta i
Grand3 incendio mi sta nel cer-
vello?
Sento un botto -, un molino ,
( un martello ,
Che ini gira , e mi batte nel cor.
partono .
SCENA XII I.
Camera .
ghtinzio solo .
/""Mie fracasso! che strepito!
\~J Qui tutto è. confusione ! que-
( sta Curia
In disordine è tutta . Don Papavero
Divenuto è sensal di Matrimonio.
Tarrocca Don Pomponio .
L'ai- •
24
L' altri stanno in bisbiglio • . che sarà?..
Oh zitto eccoli qua !..
Si rompono la testa : a me non preme :
Qualunque cosa accada
Io rido , e me ne vò per altra strada.
( parte per parte opposta .
SCENA XIV.
jD. Papavero , e "Pomponio insieme
uscendo indi Violante 9
e Gherardo .
Pap. K^f Ma tu sei una bestia . ^
, Hai preso un qui prò quo , di Violante
Sposo ti credesti, ed è d'Ottavia amante .
Vom. Oh via perdona quel che è stato ,
Or pensa che Madama ( è stato
M3 ami , e mi sposi subito .
Vttp. Con lei
Parlerò in tuo Favor .
Vio. Non son chi sono ( uscendo*
Se a dispetto d' Ottavia
Non sposo oggi Gherardo?
Tom. Ehi . Potestà
La Femmina in questione eccola quà .
TPaù ( Or lascia fare a me .., ) figlia del Pa-
F' v ( dre, fra /oro.
Violante , ascolta noi ( si pone in scritti .
rio Che si richiede ? -
Che. ( Ascoltiam di che parlano fra loro }
K ( entrando senza esser veduto .
litico* & immediate
Voglio che a questo tuo Sposo futuro
Non facci muso duro A1_
Altrimenti più fier d'un basilisco
Ti cito , et , inquisisco ,
E senza testimoni : ipso fatto
Punisco la lesione del contratto . ( parti »
Che. ( Sentiamo che risolve )
Fio. ( Misera ? con qual core
II. cenno adempirò del mio Tutore?)
Tom. Via : la sentenza è uscita .
E seguirla conviene .
Gbe. ( Nò per pietà mio Bene • ) (di dietro
( a Violante senza esser veduto .
Viti. Oh nò sicuramente ?
Tom. Come nò ... D. Papavero ( ckìà-
Vio. Tacete ... Io volli dire ( mando fotte ,
Non creder ch'io non t'ami. ( tutto
( qui sto lo dirà a Che,
Pom. Và benissimo .
Vio. Ad onta della sorte ,
T' amor fedel , come finor t* amai t
Lo giuro sposo mio oggi sarai .
Pcw. Oh parole di zucchero !
Io me ne vado in cenere .
Che dolcezze mi vomiti di bocca ?
Vio. Zitto che a voi rispondere non tocca .
Vom. Come non tocca a me? Del matri-
Io sono il contraente . ( monio
Vio. Che volto insinuante ! Che. amabile
( sembianza I
Vom. Ah ? che ti pare ( sì pavoneggia .
Sono un bel tocco ?
Vom. Numi bestiali ?
Iojnon ne posso più . Non sono un sasso
B Qual*
Qualche cosa ho da dir. Proprio mi sento
Gravido di materia ! E lei non vuole
Che dica due parole ?
Fio. Via parlate ...
Ma dite in abregé .
Pom. Io ... Voi ... l'amor ... la fè ...
Che. Ahi ?
Pom. Chi mi soffia
Così nel postergale?
Cbe. Son io . ( palesandosi •
yii. ( Vch che animale ! )
Pom. E cosa vuoi tu qui .
Gbe. Niente , nientissimo .
Tom. Dunque parti prestissimo . . .
Tic Fermati : non partir : qualch'altra cosa
Ti deggio dire ancora .
Tom. Per bacco la Signora
M' ha fatto la seconda J ora capisco
Avi miei non fremete J
Ah sposa senza core!
Rivale traditore .
Ghc. Olà taci o sei 'morto ?
Vìo. Taci o ti mando a Pluto ?
Tom. Potestà , servi , gente aiuto , ajuto :
SCENA X W
D. Tapavcro , Servi , e detti .
Tutto la scena vada assai presto interrom-
pendosi il discorso l'un l'altro con mol-
ta forza .
Tap. /^osa fu t cosa avvenne ?
V\o. Me infelice, (fingendo piangere*
Pomponio m' ha insultata J
Gbe.
27
Gbe. Veh che tratto villano !
Merita gentil donna più rispetto .
Tap. Cosa gì' hai fatto , o detto ?
Tom. Io ? . . sappi . . .
Fio. Ingrato !
Tap. In che mai V offendesti ?
Tom. Lui • . . lei . . •
Se volete sentir . . .
Vio. Ah che vorrei ( gio
Prima morir, che rammentar Toltrag
Tap. Via dì cosa gì' hai fatto • . .
Tom. Or or divengo matto ! . . .
Mi vo!ete sentir?... Niente ho fatt* io,..
Tio. Ah qual offesa oh Dio !
Tap. Via tu esponi l'accusa . ( a Fio.
Tio. Io qui eseguivo (singhiozzando .
Il vostro cenno
Tom. Ma con chi ? ( irato .
Tap. Stà cheto
Ora esamino lei • • .
Interromper non dei .
Vio. Gli ho fatti milk vezzi ;
Tap. E questo è vero ,
Io stesso f ho sentita
Mentre nell' altra 'stanza
Rileggevo una Istanza •
Tom, Hai inteso, ma non visto?
Con lei chi stava qua . ( irate %
Tap. Tu *
Tom. Ma non solo .
V'era ancora costui..,
€he. Mentisce • Io venni solo
£ 2 Mos-
Mosso della Signora air alte grida ;
Perchè queir alma infida
Ai vezzi suoi tacea,
Ed alle grazie sue non rispondea ♦
Vio. Appunto 1 E questo torto
E' quel che mi fa piangere . . .
Tom, Ma io . . .
Tap. Ma tu . . . sci già convinto .
Tom. Ma due parole almen . ♦ .
Tap. Taci non vedi
Nella tua cieca intolleranza e stolta
Dove sei , con chi parli , e chi t'ascolta ?
Potrei punir qual Giudice
Il tuo villano orgoglio .
Ma cimentar non voglio
Il mio poter con te •
Tu se pietà non senti
Di lei che per te pena ,
Và fra le tigri a cena
Anima senza fè .
Signora . • . ancora piange
Amico • . . ancor minaccia • • e
E tu mi fremi in faccia?
Per bacco se non parto
Subisso tutti e tre • (patte.
Tom. lo mira finché è partito, e pei dica
O Caronte 2 Caronte I
Questa è tonda da verò .
Io son l'offeso , e reo divengo intanto ?
Ma tu trema vigliacco •
Paventa infida sposa
La vendetta farò da disperato :
5p
Son asino che raglia al suol calcato .
( parte rabbioso •
Via. Gherardo che sarà?
Che. Di che paventi ?
Confida pure in me . Già superai
Il più fiero periglio.
Ho posto in iscompiglio
Il primo matrimonio . Ho core in petto
Da superar contrasti .
Fidati pur , eh' io sia fede! ti basti' *
( partano *
SCENA XVI.
Tapperò, "Pomponio indi Violante*
Tap. T 1 mio cranio dottorale
X Per te ^uasi già vacilla»
O tu sposa la pupilla y
O gran chiasso qui sarà
Tom. Oh cospetto 1 quest'è bella l
Perchè venni io qua padrone ?'
Ma mi forma indigestione
Quel milordo che lei sà *
Vap. Qua! milordo var sognando ?>
Tom* Il milordo dei contratto .
Vap» Caro amico* tu sèi matto, ì
Per Ottavia è quello là-
Tom* Caro amico aon son matto *
Per Violante è quello là* ,
Tap. Prendesti un abbaglio ,
Di Ottavia parlavo »
Tom» Vede che sbaglio,
Da me mi tosavo
or i » Si cacci ogni dubbio
* ì Dall'
3o
Dall'alma gelosa .
Fra poco tu? sposa
r mia r
Violante sarà .
Pio. Fra l'amante che ritrovo , (uscendo:
Fra lo sposo che mi danno ;
Sento in petto un moto nuovo
Provo in seno un doppio affanno:
W straziato questo cor .
Tap> Brava brava,: eccola appunto
Tom. Viva , viva : in tempo viene *
Wio. Ab pietà delle mie pene
Senti alfine o Dio d'amor • ( an-
( dando via •
Jfap. Va gli spiega le tue pene,
E palesagli il tuo amor*
Tom. Oh che fuoco in su mi viene
Come cresce in sen l'amor . (par*
S C E N A XVII..
Quinzio y e "Papavero <
§m. Qignorè, un incognita
3 Tal lettera a recata
Tap* A leggere il foglio
Andiamo di là .
Qui. E' fatto T imbroglio
Bel colpo sarà. (parte Taf.
SCENA XVIII.
Elvira 9 e detto .
Esce dal fondo dubbiosa.
Elv. aro amico * che mi dici,
Vj, Come andò ? sposar po*$* io ?
Qui. Di là legge : confidate
Fcr
. 3*
Per voi vaglia il zelo mio .
Chi viene cospetto
Qua dentip celatevi . ( gli addi-
( ta le camere a sinistra .
Mm Ah presto. : che alcuno
Scoprir ci potrà • ( Eh. entra
( nella camera suddetta > e ^uin-
( zio parte dal fondo .
SCENA XIX.
Gherardo 3 e, "Pomponio , indi Elvira*
ed Ottavia .
Che. Q on geloso , sono amante
^3 E. se sdegno in me s'accende
. Chi il mio bene mi contende
Di mia man cader dovrà . ( mct~
( nioto *
Tom. Cospetto il rivale ( uscendo »
Che. Signor le son servo .
Pom* t Padrone garbato . ( V incontra*.
Che. Parlar gli vorrei .
l?om. Via dica ; che è stato ?
Gbt, Se la bella che m'accende
Tu d'amar non lascerai
Una palla proverai fW*
Guarda è questa la pistola; {laca^
E l'avviso basterà .
Vom. Ma Signore ... se la fede . . »
Se la sposa . . • veda lei ♦ . .
La pistola . . ♦ non saprei • . I
{ come sopra confuso e tremante •
Quest' affare è già finito
Tutto tutto si farà .
B 4 Gbe-
3*
Gbe. Viene appunto qui l'amica .
Vom. Giove] Marte J qual inciampo .
Ghe. Che non l'anyi lei gli dica ,
Altrimenti il cor gli avvampo.
( accennando la pistola ;
m i Lei si scelgi il suo destino,
Io non voglio più penar.
Pom. Maledetto il mio destino
Che mi fa cosi penar .
( Gherardo si ritira nella camera
( opposta ad Elvira , ed ogni tan-
( io si fa vedere a Pomponio •
Ctt. Signor mio che nuove abbiamo ?
Pom. Fa scirocco mia Signora •
Pio* Ragionar fra noi possiamo .
Vom. Veramente è tarda Torà ,
4 % Ma che cosa lq molesta ?
/ io*
Vom. Ho un negozio per la testa»
Viol. Per pietà ci dica lei ,
Ott. a Perchè mai così cambiò .
Vom. Ah spiegare mi vorrei;
Ma spiegarmi non potrò •
Ott. Più dunque non Tania ?
Vom. Se parlo son morto, (accennan-
( do Gher.
Vio. Già più non mi brama *
Vom. Son senza conforto.
a i Ma almeno spiegatevi
M'amate si o nò .
Tacete , quietatevi 5
Adesso il dirò.
Pom.
il
Vom. Io qui stavo . . . non è vero . . .
( mentre parta vede Ghe*
( tardo . e si confonie •
Sospiravo ... nò deliro.. . •
Venne quello. . . un certo tiro ...
Nò non venne . . . ohimè m* im-
( broglio
Numi barbari bestiali
Più pietà per me non vr è .
( con trasporto d' Affanno , vuolpat*
( tire e $* incontra* con Papavero .
SCENA X X.
Papavero e detti , indi ®hfinzio .
Papavero attento sopra una lettera i
Vap. uesto torto a me si fi ?
Vh. Cosa legge ?■ cosa è stato .
Ott. Che lo sturba ? che sarà ?
Pom. Ah Gherardo disgraziato .
Pap. Me T dai fatta come và .
Vio. Gherardo il mio bene .
Ott. Gherardo il njio sposo .
Pow. Quel grugno bilioso?
a i Ma cosa vi fè .
Vap. leggete : fremete %
Sentite cos' è.. ( legge +
yi Gherardo non puole
„ Ad altra sposarsi
yy Se prima sbrigarsi
„ Non sappia di me .
5, Sua mano è impegnata
yy Parola m'ha data
„ Jo sono la sposa
B 5 Re-
34
g Reclamo sua fè
„ Elvira r
Off. Che sento !
\Tio Che infiio .
Vaf* Che indegno!'
O/f. Ah fosse qui almeno?
Vie Se fosse presente i
QtL La rabbia .
Vie II veleno !
Po»/. L'amico sta li % ( lo accenng •
Pap. Davvero .
\io. Si corra •
Vap. Per bacco !
Qtt» Si vada .
P^w. Vi faccio la strada (corrano tutti.
Che. Fermate son qui • (uscendo*
Vio. Traditore l
Qtt* Ingannatore !
Vap. Impostore . . :
Ohe. Ma Signore .
* Pvm* Ora amiro tocca a te..
%A 5 San confuso son diviso
SCENA ULTIMA.
i3 Gran chiasso ho sentito #
Gii* V indegno è accusato #
a 4
M'accendo di sdegno «
Son tutto furor .
Fra l'amore, ed il dispetti
Dentro il povero mio petto
Cento colpi sento già.
Quinzio , e detti.
ori che è stato ?
Vi$.
Vìe. JL* infidò è avvilito, (accennati*
( Gherardo *
Ohe. Ma sono innocente ,
Bugiardo è quel foglio *
Qui. Confonder lo voglio •
a 4 Confondilo presto .
^hL Venite con me , ( // conduce &,
( la porta di Eh.
Venite Signora ,
Scoprite 1*' inganno ...
Elv. Da un empio tiranno (uscendo ...
Tradita son qua .
Che. Giusti Dei che veggio mai ! ( confa-
( sì ss ime*
Vio. Traditor tua sposa è questa .
Ott. Menzognero or che dirai .
Elv* > Il mio core lo detesta.
P^* \ Bei manto di tre mogli
Fow.. a l Bdlo spQS0 [n ycriti g
Gbc Mio bene . ( ad Elv*
Elv. Non sento .
Gh:. Pietà. ( a Violante.
Fio. Non sei degno .
Ghe. Seutitt ( ad GtU.
Ott. Ti sdegno .
Gbe. Signore. _ (aVap.
Pap. Non voglio .
Gb€. Amico . (a Pom.
Pam. Son scoglio
Ghe. Ascolta ( a gain.
Qui. Non deggio .
Ghe.
Qhe. Ah Giove ti chieggia
Un fulmine almen . ( disperato
Tutti . Son qual nave in mar turbate*
Fra la notte e la procella
Di qua fischia il vento irato
Di là Tonda la flagella »
Ora par che voli in alto ,
Ora par che cada a fondo ;
E fra questo , e quell'assalto
W costretta a naufragar
fine Miotto Vrimo *
ATTO lì
SCENA PRIMA,
Elvira , e D< "Papavero .
Eh. "VTò: qui non ci son chiacchiere,
X il Gherardo è Sposo mio >
r E d'altra non sarà . > *
!Pd/?. Contra ... e se mai
Gherardo non ti vuol ?
Étoi Voi lo dovete
Obbligare a serbarmi la parola .
Tap. Oh bella i Io posso solo
Per questo tuo connubio
Tutta impiegar la mia Potestarla :
Ma s5 egli ti r>cusa ò figlia mia .
Elv. Ricusarmi? .-.'ah, nò non deve,
S' egli ha core in mezzo al petto -,
Se ricorda il primo affetto ,
Questa man baciar dovrà .
Ma se poi spergiuro infido
La sua fè , P amor calpesta ,
Della sorte mia funesta
Voi dovete aver pietà , (parte
SCENA II
Papavero , ed Ottavia .
Tap. rovinato me! Ve quanti iipbro-
V^/ M'accadono in un giorno? ( gli
Ott. Eh ben signor fratello ( uscendo
Quando a farvi temer incominciate ?
Tap ( Ecco l'altra ? or sto fresco ?
Ott. Giudice, e Potestà 3 Voi -soffrirete
B 7 Che
/ 38
Che prima m* innamori
Un mancator villano^
E poi non curi il don della mia mano ?
Tap. Sorella per pietà ! . • Già la mia testa
Vacilla , si confonde Io non capisco
Ott. Ma poc9 anzi ( niente ì
Gherardo non dovea
Sposarmi innanzi a voi ?
Tap. Almen ....
j/Dth Amore
Qui non giurommi il crudo?
Tap. Lo sai tu . . .
Ott. Violante
Non fremeva per questo ?
Tap. E5 cosi ? . .
Ott. Dunque V empio
Perchè è cangiato adesso ?
Tap. lo non saprei te lo dirà lui stesso .
( accennando Gbererdo che viene )
SCENA III.
Gherardo , e detti .
Ott. Q Ignor ? sono i momenti
i3 Preziosi per me • Presto spiega-
( te vi ( risai t4 1 a , e seria
Del vostro amor l'oggetto
Son io? E Violante ? E Elvira? . .
In somma io voglio adesso
Sapere . . .
Tap. ( Che torrente I )
Che. Ahi che poc5 opportuno
E3 questo tempo a tal dimanda... Io sono
-Smanioso . . . confuso.
Ott.
3P
Ott. Il vostro core?
Ghe. E' squarciato in più parti.
Ott. E voi ?.. .
Gbe. Neppure
Sò comprender- me stesso*
Ott In petto adunque
Più non sentite ardore .
Gbe. Deh per pietà non ragioniam d'amore.
Ah tacete io più non voglio
All'amore in sen dar loco .
Nò provar non vuò un foco
Che m'induce a sospirar . ( Ottavia
Ma sentite ^ perdonate (si adim
li mio cor non è per voi *
Giusto cielo i sdegni tuoi
Quando cessano per me . (parte
Tap. ( Affé che gli sta bene ? ) or dì sorclk
Ti dai pace una volta?...
Ott. Eh andate alla malora ?
Questa casa mi sembra
Un serraglio di bestie , e voi fra tutte
Potete meritar la preferenzz.(p.dispettosa
Tap. Me T ha detta con tutta convenienza?
Corpo di Caio . Mario
Or vado, e la precipito «. M
Ah sorella pettegola *
SCENA IV.
Violante , e detto ♦
Fio. T L mio Tutore è qui ? potessi almeno
A Ridurlo al mio voler? se D.Pompo-
" Mi riuscisse di escludere.,%Gherardo (ni©
B 8 Poi
/ 40
7 Poi sarebbe per me . ( da se
Tap. ( Vien la pupilla
Ah mostriamo una volta
Impietrito il sembiante ?..
Scordi alla fin ramante
Dia la mano a Pomponio ? )
( Sì 5 sì , mi viene in mente -
< Un ripiego gentil ! )
Tap. Coraggio a lei
Favelliamo tonando, (si pone in serietà
( caricato affettando modestia )
Vio. Signor ... senta ... vorrei (affettata mo~
T*ap* Donna di te non meno ( destia
Che di questa mia casa io son, padrone .
Dice dunque Platone
€ He chi sta in gyerra non sta in pace,ed io,
Voglio che qui si faccia a modo mio.
Wh% Dite bene benissimo ?
Tap. Eh : se sono dottissimo ..
fio. Io guerra non la voglio.
Amo troppo il mio sposo... ( tenera e
V4p. Oh brava ? già s'intende (significante
Questo Sposo 3 e Pomponio .
Pio. Forse sì .... forse nò ...
Tap* Come ? Gherardo ( furioso
Ancora ti sta in core ?
fio Gherardo!... Io non ci penso... o mio...
Tap. Dunque ? .... { Tutore
m. Oh Dio! .. .
Tap Té sospiri
Ma per chi ? parla spiegati ? . ..
Fio. Non voglio . . .
Tap.
4*
Vap* Ma dillo per pietà > eh5 m già m3 tm-
Fio. Ah i se meglio intendesti ( broglio*
Vap. Seguita d
Fio. Ohimè non posso £
Già hò fatto il viso rosso .
Vap. ( Diavolo eh5 ella sia
Or patita per me ? ) ma parla almeno ui
Dimmi
Fio. V5 ho detta assai
Vap* Non v' è più dubio I
Ella è cotta , stracotta, e biscottata!
Cara pupilla amata (s3 ingalluzzisce
Ti piace il tuo Tutore ? pavoneggiane
Son Uomo di core ... ( dosi %
E quanto alla bontà ;
Un Niccolo son io d5 antica età ...
Dunque ....
Fio. Se questa sorte
M5 accordasse una volta il cielo amico
Vorrei &
V^p, DI : che vorresti ?
Fio. Or ve lo dico .
Se vostra sposa un giorni
Cara Tutor sarò
Vedrete sì vedrete
Quello che far saprò •
Vap. Cosa sai far carina ?
Vien quà dimmelo- un pò ?•
Fio. La man vi prenderei
E mei' accosterei
Dove mi batte il cor .
Vap. Brava sposina brava !
B 9 Se-
4*
Seguila che va ben .
Pio. Poi vi darei tuttora .
Vap. Prove d'un, fido amor,
Me le daresti o cara .
l'Io* Ve le darei sì sì ,
l3el mio sposino al fianco
Starei la notte , e il dì .
Vap.. Basta 3 che quasi io manco.
E giunto son lì lì i
Vio. Gioja bella .
P*t/;.. Mio tesoro ...
Fio. "Per te. peno .
a z Per voi moro 5
Sempre sempre t* amerò «
'Fio. Che gusto che spasso
Ci cade i9 alocco
Vedete che sciocco
a % Che vuole il mio cor .
JNjjfV Che gioja improvisa
Ad esso m3 abbocco
Se il core mi tocco
Non trovo più il cor . ( partono „
$ C E N A V.
Ottavia y e Quinzio -
O.ff- VT -i y , che scordar non posso
lN, D3 un mancator indegno
Il di prezzo fatai . Tutto T amore
In wdio. ho gfa cangiato ...
Vedrai crudel ingrato
Che impunemente Ottavia non si sprezza.
j£>ir. Signora . . Eh ben . . . Gherardo ,
( uscendo .
Qtt. Va al Diavolo """he tu »«•
43
'tjhti. Io come c' entra ?.. Venni ...
Ott., Per vendicarmi ?
Qui Ma perchè ?. contro chi ?
Oit Contro "Gherardo. ,
Che pria volea sposarmi,, or mi ricusa .
Jgtoi. ( Questa sogna senz' altro ! ) E pur
( credca ...
On. Che credevi ? . . che dici ?. . . Egli
Avanti &Qè. Papavero ( poc'anzi
Giurò, d' essere amante ... E poi ...
Qui. Ma forse
Ott. Nò, nò , l'oltraggio è certo?
Ecco quel, che s'ottiene
Da certi traditor ., Ti giurai! fede
Dicono di morir ... son tutti affetto ...
Noi che chiudiamo in petto
Sempre tenero il cor , crediam sincere
Le voci menzognere
V amor si accende intanto ;
Ma poi si: cambia in pianto ..
Che restiamo, burlate ogni momento .,
E li trovianv come bandiere al vento •
Come finta ed incostante
fca moderna Gioventù ,
Ne di sposo, nè di amante*
Io ne voglio saper più .
D3 ora innanzi , coi zerbini
Che mi tfogUon corteggiare
Per non farmi trappolare
Parlerò cogl' occhj in giù .
Giovinente semplicette
Imparate voi da me .
. Lu-
44
Lusinghiera menzogneri
E degl' uomini la fè . (parte.
SCENA Vi
Quinzio , indi Elvka .
«ll*%u Roprio itti vien da ridere?:. Costei
XT Ha voglia di marito, e tutti crede
Che di lei s3 innamorino . 'Gherardo
Nepp>. r sognò d'amarla ... un altro strale
Egli ha fitto nel sen „a
Elv. Quinzio , sapresti ( uscendo
Additarmi T infido ?
jg/o. Io noi saprei . . *
Ma per quel che canobbi
Il colpo della lettera ,
E la vostga sortita entro quel petto
Hanno già ridestato il primo alletto .
Elv. Ah che tu mi lusinghi l
®tuì. Io nò . Fra poco
Voi sapete coment . E forse adesso
Gherardo vi sospira. ....
Eh. Violante è qui .
( Fedendo Violante che viene )
Sltu Partiam . ( in fretta )
Elv. Misera Elvira! (partono)
SCENA VII.
Violante, indi Pomponio,
fio. T A scena è stata bella! Il mio Tutore
JL-J Nella rete! è caduto.. Jl poverello
Ha
45:
Ha già caldo il cervello,
E sospira per me . . Così frattanto
Non pensa più a Gherardo 3
Non parla di Pomponio :
L'odioso matrimonio
Tengo così lontano :
Ho libera la mano :
E possa ancor sperar che il traditore
Si scordi Elvira , e torni al primo amore*
Corriam dal Potestà . . . voglio an-
( che un poco
Lusingarlo di più . ( per andare s* in*
( cantra in Pomponio
Pom. Ferma . . . t' arresta . . .
Mia vSposa , non più" Sposa . Il tuo
( Tutore
Che fà, che pensa ? Tu che dici?.» Il nodo
Si stringe , o pur si spezza ? Io più
( non soffro . . .
Ho la visiera agl'occhi.-. . smanio.,..
( sbuffo . . •
Volger precipitar tutto il casato ... .
Il fior de' Ganimedi
In me ritrovi ingrata , e mi ricusi ?
Queir aitro t'abbandona > e tu l'adori ?..
Parla .... spiegati .... alm.cn. ....
Pio.. Il cor la . . . mano . • ,
Pom. Sono , o non sono per me ?
Fio Voi lo, sapete ...... «
Pom Cospetto , io non sò. nulla !
E la testa mi frulla ,
E se
4<*
E se de' miei bisnonni
La magnatizia collera mi viene,
Saranno brutte scene ?
Mando ad un colpo solo
In cenere , e favilla
Il Tutore , il Rivale, e la Pupilla .
Vorrei dir , ma che ho da dire
Vorrei far, ma che ho da fare
Già lo sò ?.. crepar dovrò
Dimmi ingrata m'odj , o m'ami ?
Sono Sposo , o pur non sono ,
Vuoi che parta , addio buon giorno
Se il mio core fosse un corno ,
Si saria spezzato già ♦
Numi barbari bestiali
Raddolcite le mie doglie
Questo bel boccon di moglie
Accoppate co>me và • ( par*
SCENA V 1 1 L
Violante ^ indi Gherardo 5 poi Pomponio ,
e finalmente D. Papavero .
fio. T7 H qui ci vuol coraggio ?
.i> Pria che tramonti il sole
Se non esco d'intrico
Soggettar mi dovrò . Tutto si faccia
Per ottener Gherardo ..Eccolo.!. .ah vieni?
Confortami una volta! ....
6he. Oh Dio ! vorrei vfe>
Ma una certa pietà ...
fio. Per chi?... Sarebbe ( si turba
La
La pietà per Elvira ?...
Che. Ah fu la prima ,
Che in Firenze adorai?.. Misera!.. Io posso
Tradirla, è ver... ma le promesse, i voti..
Quei suo candido cor , che mi die fede -
A pesarmi incominciano ...
Vi*. Tu dunque
Avrai cor di lasciarmi ?.,. Il cielo ...
Che. Il cielo
Par che non voglia il nostro nodo . . .
Vio. Ingrato ... spergiuro... traditori
Gbe. Ah sarei tale ,
Se abbandonassi Elvira ...
Vio. E qual mai furia
T'ha cangiato così ?
Che V onor , la fede 9
La ragione , il dover ,
f io. Vanne dunque crudel , alla tua bella
Porgi la mano pur . Forse vendetta
Farà qualcun per me.., Da questo istante
T'odio quanto t'amai
( esce Pomponio per andare d* una ca-
mera air a'tra , e sentendosi nomi-
nare si ferma . )
Corro a Pomponio ....
Lo sposo sul momento ....
4 vuol andare , e s' infonda in Tempo»
nib , che <vemnàe avanti dice
Tom. Son qua bocca di mele !
Che. ( Oh che tormento ! )
Tom. Giacché propizio il fato
II
48
Il cervel c5 ha cangiato y
Possiamo andare in Toro
Questa sera medesima ....
Fio. Sì vengo! sarò tua fra poch' ore ...
Da Papavero andiam »
Tom. Ecco il Tutore . ( vedendolo venire
Tap. Oh ben trovati ìn solidum ?
( ton foglio in mano )
Voi tre cercavo appunto .
Tom E noi con fretta -
Dietro ti venivam .
Tap, Già Io saprete .
Tom. Che cosa?
Tap. Che il contratto
E5 deciso .
Tom. Per questo
Si correva da te .
Tap. Ah gran pupilla
E' proprio una Proserpina d'amore !
Che. ( Mostriam costante il core l )
fio. ( Or qualche imbroglio a damo mio
( succede i )
Vom. Convlen dunque affrettarsi . . .
vip. Questo dicevo anch' io .
Ho già stesi i Capitoli
Or via cheti . Sentite .
Vedete come scrivo , e poi stupite .
„ Col presente valituro
„ Come pubblico strumento ,
„ Penes acta io son contento
„ Violantina di sposar.
Vom. Molto bene seguitate
Vie
49i
Vi*. ( Quì non V è da rePlicar
Gbe.**' ( Crudo cielo! stelle ingrate
( Quando cessa il mio penar!
Vap. ,> Pria chc scenda a noi la notte
3, Idest proprio avanti sera
„ Quasi un sacco d'ossa rotte 3
„ Come s' usa nella fiera
„ A Papavero Tutore
„ La sua mano ella darà.*.
Tom A Papavero ! che c5 entra ì
Potestà tu prendi abbaglio,.
Vap. A Papavero dee dire
Nò Signore io non mi sbaglio ,
ai Se non son io lo sposo
Chi Diavolo sarà .
Vio, Ght. Ah giusto Ciel pietoso
Di me che mai sarà . ( bella .
Poro* Gbe. Vio. Tu lo sposo oh questa è
Vap. Che mi manca dite un poco .
Poro. Gbe. Vio. Voi te sposo 1 ah ah ah t
Vap. Cospetto sentite
Pero* Via parla sentiamo .
V7o, Gbe, Vap. V imbroglio vediamo
Qual fine avecà*
Vap. Lei mi disse che mi amava
Io per sposa T accettai
Vom. . Come, come? un altra trama?
Ghdé ( Giusto Ciel che sento mai ! >
Vap. Parla o cara .
Mio* Oh Dio non posso .
a 4 Cento smanie sento in dosso
Mille colpi provo in se» .
Vom. Sù dunque risolvi . ( a Violante .
Vio. Sentite aspettate ...
Bke. Sù dunque decidi .
Vio. Oh Dio m* affannate !
Pap. Via scrivi ecco il foglio .
Vio. Io scrivo cosi. { lo prende lo
( abbraccia .
Che. Dalla rabbia e dal dispetto
Pom.Pap. Più resistere non posso
Siam tre cani intorno a un osso .
4 4 E . non sò per chi sarà •
Vio. Dalla rabbia e dall'affanno
Più resister non poss' io
Questo misero cor mio
]So& più reggere non sa.
partono .
SCENA IX.
Elvira , Quinzio , indi Gherardo .
Ulv. T^T ò : rimaner non voglio ... E' la
JL% (mia speme»- fuggendo da §tuirt.
Tutta delusa .
$£ui. Ma sentite Invano ,
Io non parlo Signora E* già Gherardo-
Tutto vostro di nuovo .
JElv. A\i non è vero !
Io son tradita ? e partir voglio .
Almeno ..
E lv. Lalciami ; più non sento ( Và via
( staccandosi .
$ui. Ah T infelice I vi incontro a quai-
( che affanno !
«&f. Il mia destia tiranna ( uscendo .
Si
Si placasse una volta ! Io voglio Elvira
Far mia sposa senz' altro ...
Sfai. Elvira! ah! glie f ho detto!
Signore amate Elvira
Correte per pietà, ... qua. sen fugge
Credendosi tradita
Ghe. Misera !.. dove !.. ahimè ! vieni, e
( mi aita . parte correndo •
SCENA X.
Ottavia y t Tapavero .
Tap. A H PuPilla pettegola!
X\ Me l'h* fatta, dayver I Non son
( chi sono-
Se non vendico presto come va
Questa sprezau mia grave beltà .
Farò k<
Ott. Presto presto (ìn fretu^
Tap. Che fu .
Ott. DaUa fenestra
Che guarda la Campagna
Hò scoperto Violante
Che in fretta sea fuggiva ...
7cp. Oh diavolo ! I crepuscoli
Non gli mctton paura !
Qtt. Si : si : state tranquillo Io non
Ho. inteso che Gherardo ( saprei
In fretta sia . partito
Chi sa che la Signora
Non vada ,..
Tap, Ah malandrina !
E Pomponio lo sà ? (cervo *
Otu Ei già gli corre appresso corrne un
>J**p. Presto dunque ..• sì rada ... si rag-
( giunga ...
Avvisa , il Coco y i Guatteri , la sala ..
Ott Vado ... fò tutto ... e poi la seguo
(anch' io ...
Tap. O capitoli ! o nozze ! o sposa . . .
(addio, partono .
S C E N A XI.
Campagna , notte ..
'Pomponio , indi Tapavtro \ e poi
Ottavia.
Ver*. /"^ he pavura I che orror ! Dove
V-J ( m'inoltro :
In questa solitudine profonda !
Ah me T ha fatta tonda ...
Pupilla indiavolata !
Se ti giungo per bacco
Ti voglio proprio fare in gealtnaf
l?ap* Ahimè ! dove mi trovo ? . •
Tom. Sento gente 1
Sarò la bricconeria ?
Nascondiamoci qua ... (ti nasconde .
Tap. Io tremo per metà ! . .
g Che diavolo d'oscuro ! . • . {tasta .
Sento un pezzo di muro . . ^
Fermiamoci un pò qui .
Ott* Questo dovrebbe...
Esser quel camin , per cui l'indegna
E' fuggita , ma intanto
Per questa oscurità dove menvado ,
Donna. . . sola ... così Potessi almeno
53
Appiattarmi per poco... oh zitto? E"
( questa
Una rupe mi par . . . si qui nascosa
Attenderò che passi . • .
Tom. Ahimè eh* io sento
Un tumore negossa . . .
Tap. Ahimè son stanco
Di attendere così . . .
Gtt. xMi- regge in piedi
Il desio di vendetta . . .
Superba !
Tap. Inconigibile l
Tom. Fraschetta . ...
Tap. Son qual gatto , che sta eli soppiatto
Tutta notte sul tetto*, o in can-
( tina ,
E cercando la cara gallina
Cql gnao gnao la comincia a chia-
( mar .
Off. Io sto qui come sta la gallina
Fra gli asili di siepe o boschetto ,
Che aspettando il suo caro galletto
Col cò cò lo fa intorno saltar .
Tom. Son qual cane ? che gira all'oscuro ,
E de* gatti disturba gli amori .
Che correndo or di dentro , or
( di fuori .
Col bù bù fa chi dorme svegliar .
Elv. Fuggitiva , abbandonata ,
Sono amante , son tradita ;
E la povera mia vita
Al destino azzarderò .
Vio.
54
V\o. Dalla rabbia io son guidata
Dairamore e dal dispetto*
Non distinguo , non rifletto ,
Nè sò ancor quel che farò ?
Tap. Sento gente , . . sarà lei ?
Ott* Vien qualcuno . . . sarà lui ?
Tom. Chi si muove ? I rei saranno ?
Ora si tremar dovranno ,
^ Dovran chiedermi pietà.
a 3 Si corra si vada ,
Si tronchi la strada *
Ghe. Fermate . . . sentite * . .
* Elvira • . . la Sposa-,
Ah dite dov* è .
£!i\ Se il labbro non mente y
Elvira è presente
Ti giura sua fe ?
Tap. Belle nozze all'aria bruna t
Tom. Bella coppia in mezzo al campo J
Ott. Maledetta mia fortuna J
Qui. Tutto al fine «i svelò .
Che. Ah signora perdonate .
Questo è stato il primo affetto .
Pio, Sposa pure maledetto ,
Che Pomponio io sposerò .
Tom», Ora sì che son contento ,
# Ora si eh® riderò .
Vio* Caro Tutor..,*
Tap. Và bene ? . . .
Datevi pur la mano •
Vìò. Ah più non sò bramar .
Tom. aZ Sempre costante o caro,
• vT T -; tì
55
Ti serberò la fè .
Tu sei mia sola speme 5
Io sol vivrò per te .
Vè ve che dolci affetti !
Mi viene Tacqua'in bocca l
O cari , o benedetti l
Oh via , partiam di qua i
Ed io. Signor fratello,
Così sola resterò ?
Ancor io son vedo vello t
Abbi flemma che uno sposo
Per te ancora troverò .
Viva i sposi : viva amor I
Cessi ornai qualunque affanno >
S'è placato il Cicl tiranno .
Tempo è sol di giubilar »
Il F I N r
PROTESTA
Le parole 3 ed i sensi genti lesct
non sono sentimenti dell' Autc
re * che si protesta vero Cai
colico .
IMPRIMATUR,
Si videbitur Reverendissimo Patri Sacri
Palatii Apostolici Magistri .
ticnedìct* Ftnaja Congrcg. Mistioni* Arcbiep.
Ifhilìpftn* Viccigcrcm .
IMPR IMA TUR, _
Fr. Th. Vincentius Pani Ord. Pr&d. Sac.
Pai, Apost. Master .